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AMANTRICA

 

Dormo sopra l'anima

lingua calda avida

Voglia di felicità

stringo i denti arriverà

Bocca carne solita

stringi al letto novità

Ventre vasto umido

sogno lo desidero

Grida al cielo fremono

vendo il mio stomaco

Non nascondo le mie mani

chiudo gli occhi e sono ali

 

IL TEMPO E' GRAVIDO

CANCELLA IL BRIVIDO

SGUARDO GELIDO

NON SIAMO NATI PER AMORI PLATONICI

GUARDAMI PIANGERE

 

Denti stretti premono

controvento volerò

Neri viscidi caimani

servirete i vostri schiavi

Grida al cielo fremono

vendo il mio stomaco

Non nascondo le mie mani

chiudo gli occhi sono ali

 

IL TEMPO E' GRAVIDO

CANCELLA IL BRIVIDO

SGUARDO GELIDO

NON SIAMO NATI PER AMORI PLATONICI

GUARDAMI PIANGERE TU LASCIA

ANDARE

IL MIO DOLORE TRA LE ROSE

PROSTITUISCO LA MIA ANIMA

LEGGI E REGOLE INFRANGERO'

 

 

"Ego Pensante" si apre con Amantrica, brano che bene rappresenta l’animo della band: ruggente, ma al contempo poetico.

Dal significato aperto a varie interpretazioni, deve il titolo alla fusione di due parole: ‘amore’ e ‘mantra’, a suggerire come l'amore,

ma anche un ideale o una passione, affinché si mantenga debba essere costantemente nutrito giorno dopo giorno.

 

 

 

PIOVE MERDA

 

Sputo sangue,

sputo sangue,

io sputo sangue

sulla tv!!

Le mie sembianze,

le mie movenze

sono vittime della

pubblicità.

Lascia che nasca

una nuova alba,

lascia che arrivi

senza me.

Non lo voglio

E tu non

svegliarmi

Dalla notte mi

voglio

far violentare.

 

Piove merda,

piove merda

ora piove merda

su di voi

Ho ammazzato

Sono indagato

Devo solo aspettare

il mio atteso show.

Seduto, sdraiato

col telecomando

Sono il padrone

della realtà

Ora sveglia

stammi ad

ascoltare

Tutto questo ti sta

per rincoglionire

 

 

Piove merda è il primo brano composto dai Maieutica e per questo il più diretto; una esplicita condanna al mondo della televisione, plasmata da un rock di matrice classica che induce a riflettere sull’uso-abuso dei mass media.

 

 

 

CIELO. FINE TRASMISSIONI.

 

Ho un letto d’acqua dove

dormire estate, inverno

In questo fango

le nostre mani

ti prego scivola

verso me

Amore lesto, devastante

nebbia e sole tra di noi.

 

Ora si spengono le luci

delle esplosioni

Chissà se

ti rivedrò domani

Ora si spengono le luci

delle esplosioni….

 

Guardo il cielo e urlo

il tuo nome

Ho un’interferenza nel cuore

Entro dentro un viaggio totale

Hai già pensato al

nome da dare?

Hai già scelto quale canzone?

Non venirmi a dare parole

Del dolore sento l’odore

Anestetico naturale

Vattene da qui figlio mio

QUESTA NOTTE

HO ABORTITO DIO

 

Destino intatto

città distrutta nelle macerie

Arida mente che mi

conserva gente sola naviga

Amore lesto, devastante

nebbia e sole tra di noi.

 

Ora si spengono le luci

delle esplosioni

Chissà se ti rivedrò domani

Ora si spengono le luci

delle esplosioni…..

 

 

Primo singolo estratto dall’album, nonché primo videoclip in assoluto per i Maieutica, "Cielo. Fine trasmissioni" porta l’ascoltatore verso le sonorità caratteristiche del gruppo, un rock duro e cupo in cui il testo è parte fondamentale ed imprescindibile.

Qui una cruda storia ambientata in uno scenario di guerra racconta di una donna incinta che a causa del dolore in cui giace il mondo abortisce, oltre al figlio, anche la fede.

 

 

 

TRASCENDENZA

 

Nell'ombra senza vedere la luce

l'uomo è di fronte alle tenebre

 

Pensieri tempestano la sua mente

è un mal di testa nel suo cielo

 

Il vento dimora tra i miei capelli

chimere che nuotano e annegano

 

È in vista il piano divino dell'uomo

prendendo un grosso respiro

 

In diagonale, vagando in bilico, oltre la linea!

Ora ho paura, Io sono pronto, sono Universo!!

 

 

 

Palpitazioni

Intenzione

Smarrimento

Cristiano

Occulto Ho amato

Ho tradito Angoscia

Scoperta Panico

Dolce infinità Ansia

Maieutica Libertà

Costrizione

Respirare

Cado nell'oblio

Lecco l'infinito

Crescere Sparire

Credere Ateo

Solitudine

Rivoluzione

Realtà Anarchia

Unica materia

Fusione mistica

 

 

Il potere è metastasi

Chi ci governa

è un tumore che non

svanirà nel nulla

 

Bellezza estrema

Di condivisione

Senza corruzione

Vola in alto mia

intenzione

 

Mia utopia, materia solida

Fatti respirare

Ora fatti attraversare

 

Seducente rivolta

Vera rivoluzione

Urla di protesta

Contro anime ibernate

 

Venditori di cuori

Di multinazionali

Siamo un branco di lupi

Alchimia universale

Potere della parola

Terre senza confine

Unione ancestrale

Il sistema è in avaria

 

 

Esperimento più ambizioso e cuore dell’album è Trascendenza, una suite in tre atti (Fine - Transizione - Rinascita) che tenta di accompagnare l’ascoltatore ad intraprendere un viaggio interiore.

Nella prima parte un uomo lascia cadere le proprie convinzioni, si spoglia di quello che finora ha considerato la sua identità e si

osserva da fuori come spettatore del mondo. Inizia una fase di transizione nella quale passa da un piano astrale all'altro; l'uomo riveste di nuovi significati parole, idee, convinzioni, e rinasce più vero, più aderente alla propria essenza e armato di una nuova consapevolezza. Altalenando momenti di quiete quasi ambient a potenti riff di chitarra, sonorità che spaziano dal progressive alla psichedelia, Trascendenza rappresenta la vera essenza del Rock Pensante.

 

 

 

OCCHIO NARCOTICO

 

Di luce brilla

Tra cani affamati balla

Scivola su borse d'argento

fasti dorati e danza

Il giorno è meno stanco

Sospiro acaro bianco

La carne ride tra schermi piatti

E te vomiti il tuo étere

Ora lasciati entrare

Un clandestino odore

Da poter finalmente raccontare

 

Occhio narcotico, sguardo ipnotico

 

Inverno autunno inverno

Solo gelo dall'inferno

Voce lontana stanze colorate

Ginocchia consumate

La sua pelle rovinata

I suoi occhi d'assonnata

La febbre sale tra schermi piatti

E te vomiti il tuo ètere

ora lasciati entrare

Un clandestino odore

Da poter finalmente raccontare

 

Occhio narcotico, amore bionico

 

Fuori controllo

dentro al mio regno

Senza ricordi

soltanto assenzio

Vorace candore

tormento interiore

dolore indolore

 

 

Con i suoi accenni electro-dance, ma rimanendo sempre di matrice hard-rock, Occhio narcotico in alcuni punti si discosta dalle sonorità che fino ad ora Ego Pe(n)sante aveva mantenuto, trascinando l’ascoltatore in un mondo fatto di frivoli eccessi ed ostentata apparenza.

Neppure un vivere di vizi, di soldi facili, del voler tutto, subito e pretenderlo senza mai saziarsene riesce a sfuggire alla spietata legge naturale dell'uomo che lo vede perdente e ancora una volta inappagato proprio nello stesso momento in cui esaudisce il suo desiderio.

"Ci sono due tragedie nella vita: non riuscire a soddisfare un desiderio e soddisfarlo" - Oscar Wilde.

 

 

 

SOLE INVISIBILE 302

 

Disperato…urlo annacquato...

ti sconvolgo…sfondo levigato...

Entità con cuore proprio

tu mi stai sotto i denti

Ci vuol coraggio...stare ad aspettare

pioggia acida...futuro tachicardico...

 

I miei fiori...sono sieropositivi

Ora scende...dagli occhi il calore...

Mi lascio a te...non fare durare...

...ininterrotta eclissi...

Io non voglio essere normale...

Dentro te...nello spazio siderale...

 

TIENIMI LA LUCE ACCESA

VEDO LA TUA MANO

NEL SOLE INVISIBILE

ORA SALVAMI

DALL'EUTANASIA DELL'ANIMA

PERLA ANSIOGENA

DI COLLANE ASTRONOMICHE

 

L’unica ballata di "Ego pensante" giunge quasi alla fine del disco.

Tralasciando gli intrecci dei brani precedenti, Sole invisibile 302 si struttura su sonorità più semplici che accompagnano la ricerca di un amore reso ‘invisibile’. La mente accecata da malesseri interiori troverà nel sole la salvezza.

 

 

 

OSPITALITA’ APPARENTE

 

Io sto col bene e col male

Io sto in infermità mentale

Io ho dinamite dietro gli occhi

Io non sopporto se mi tocchi

Io ho il cuore circonciso

Il mio destino mi ha deriso

Io ho la mia noia da cullare

Elimino la ragione

io sono un animale

 

Stai calmo non muoverti

Stai calmo non piangere

Stai calmo muoviti

Stai calmo devi piangere

 

Io ho il coltello sempre in tasca

Io so esser gentile quanto basta

Io ho un ospitalità apparente

Grida pure

non c'è nessuno che ti sente

Io ho il cuore circonciso

Il mio destino mi ha deriso

Io ho la mia noia da cullare

Elimino la ragione

io sono un animale

 

Stai calmo non muoverti

Stai calmo non piangere

Stai calmo muoviti

Stai calmo devi piangere

 

Il viaggio si conclude con un pezzo di puro Rock Pensante che smuove le coscienze.

Una denuncia contro la violenza. L’Ospitalità apparente appartiene qui ad un maniaco dalla doppia personalità, un pedofilo, la cui visione è resa ancor più vera e violenta grazie al particolare utilizzo della voce che oscilla tra il cantato e il recitato.

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